L E D U E L U N E
Le Origini.
Narrano le Leggende tramandate nel corso dei Secoli tra i discendenti della Stirpe che dal connubio del Signore delle Tempeste (creatura leggendaria di mai comprovata natura, di cui solo il nome enfatico si ricorda nei miti) con un`Elfa nacque un`infante d’incommensurabile bellezza di nome Dosidia. Agli occhi degli Antichi apparve, però, come lo sgravio indesiderato di un adulterio e come tale fu trattata da reietta. Maledicendo il giorno del suo concepimento, Dosidia vagò per secoli in estrema solitudine, evitata dai suoi simili, raggiungendo luoghi posti ai confini della conoscenza intellegibile senza però che questi fossero disposti ad accoglierla; sembrava che anche la natura la ripudiasse. Gli Antichi Elfi Calien Nars si divisero circa la sorte della giovane e nei cieli incominciò ad aleggiare il grido che precede la lotta. In quel momento nacque l’estrema sentenza: “Dosidia troverà il suo Re e vivrà nelle terre in cui i ghiacci non cessano di esistere. Ivi sarà sovrana e despota, libera di procreare una sua discendenza, ma ogni suo figlio e chiunque abbraccerà la sua causa, porterà il fardello della sentenza: ognuno di essi vedrà consumare ogni singolo attimo della sua vita solo ed esclusivamente verso la realizzazione della sua utopia: il raggiungimento dell’assoluta bellezza, per suo unico culto”.
E così come fu profetizzato, la giovane, trovò il suo degno compagno, dando alla luce i suoi eredi. In seguito, quanto perseguito da Dosidia fu accolto come credo anche tra coloro i quali, un tempo, l`avevano rifiutata; fu allora che lei istituì la Ardh ò Calien Nars, proclamandosene sovrana. Essa era composta non solo dai suoi discendenti ma persino da quelli che in lei videro la figura di una Madre, un modello da imitare perché animati dallo stesso desiderio di perfezione. Ma l’anima è corruttibile, così come il Mondo, e nel primo seme di Dosidia nacque l’increscioso desiderio di valicare la figura materna e per far ciò, Lei partorì il disegno dell’assassinio del Padre e della Madre stessa. Nel momento in cui la morte stava proclamando il possesso della sua anima, Gaia la Custode dei Boschi, impietosita dall’Elda, tramutò le sue spoglie mortali in albero e all’interno della corteccia incatenò la sua anima così che un giorno Lei avrebbe calpestato nuovamente la terra e guidato il suo popolo disgregatosi lontano dall’utopia. Con la morte di Dosidia, la progenie si disperse e con essa tutto ciò che era stato, annunciando il tracollo in un’epoca diversa: quella regolata dagli Uomini.
Sebbene la mente non abbia cancellato il suo ricordo, i figli degli Antichi Elfi Calien Nars ora, sotto la guida di un vessillo, spinti dalla volontà e dal desiderio di salvaguardare le loro tradizioni affinché queste possano crescere e diffondersi tra il popolo elfico, lasciano la terra degli Uomini dove per troppi secoli la sete di potere ne ha infangato il nobile nome e l’origine. Chi preferì la Fratellanza dei Boschi per proteggerne le strutture, chi i Saggi per portar la razza nell`essere conosciuta al mondo intero.
Tutto in un unico involucro, così come un Popolo unito.
Lo Statuto.
𝓐𝓻𝓽𝓲𝓬𝓸𝓵𝓸 1 – 𝓓𝓮𝓼𝓬𝓻𝓲𝔃𝓲𝓸𝓷𝓮 𝓮 𝓼𝓬𝓸𝓹𝓸
Secondo un’antica leggenda Dosidia, nota anche come “la Nata dalla Tempesta”, fu la capostipite di un popolo che fece della ricerca della Bellezza Intrinseca nel Creato il primo tra i propri scopi. Da allora i millenni si sono susseguiti, ma ancor oggi gli eredi di quella stirpe prosperano nel villaggio di Eithel Harthad.
Tale reame silvano accoglie i facenti parte del casato Calien Nars, sia per discendenza diretta che per mera comunanza d’intenti. Ogni Elfo che rispetti le tradizioni comuni alla propria razza e si rispecchi nella visione del Clan è il benvenuto, indipendentemente dall’indole o credo religioso. L’Ardh ò Calien Nars accetta nella propria comunità qualsiasi Elfo che si rispecchi nella filosofia di Dosidia, la ricerca e la preservazione della bellezza propria della purezza elfica e desideri far sì che questa possa sopravvivere in eterno, divenendo solide fondamenta e agendo affinché tale Conoscenza possa trovare sempre un modo per emergere dall’ottenebramento e dalla dimenticanza. La lungimirante saggezza dei Figli di Dosidia estende il desiderio di bellezza anche all’esterno del Reame, accettando o finanche sostenendo ogni processo di evoluzione in direzione della bellezza stessa del Creato.
Gli insegnamenti della Fondatrice si focalizzano sul concetto di Núvë Felmë (Emozione Portante), ovvero il miglior stato d’animo possibile, che deve essere sempre mantenuto in modo da cavalcare l`onda dello stesso nel conseguimento della propria opera d`arte esistenziale.
I membri di questo Clan sono chiamati Vangwëhíni (singolare Vangwëhín), il cui significato in lingua comune è “Figli della Tempesta”, a simboleggiare la loro discendenza – che sia di sangue o semplicemente adottiva – dall’Essenza di Dosidia.
NYSS
All’interno dell’Ardh, gli Elfi sono divise in tre diverse Nyss (singolare Noss), o case, che racchiudono in sé i vari membri a seconda della propria indole:
~ Noss Glóren
La Noss Glóren è composta da vari e diversi individui di stirpe Elfica, ma tutti che perseguono in qualche proporzione gli ideali della Luce. Qui si trovano gli Eroi votati alla difesa del prossimo, pronti a mettere a repentaglio la propria vita per i più deboli; gli Eldar dal cuore gentile, le cui parole risuonano come musica che rinvigorisce gli animi degli oppressi. Oppure, semplicemente coloro la cui personalità illumina il Creato come il Sole Nascente. Possono farne parte individui di allineamento POSITIVO o NEUTRALE.
~ Noss Endëa
La Noss Endëa riunisce tutti quegli individui portati dalla propria indole al bilanciamento di ogni polarità, sia che questo avvenga con naturalezza o che sia conseguenza di specifici Dogmi e Filosofie. Qui troviamo l’Archetipo dell’Elda, Guardiano dell’Equilibrio e delle Opposte Forze che rendono Stabile l’Esistenza; troviamo lo spirito distaccato e riflessivo, colui la cui personalità porti a ricercare il proprio tornaconto o il vantaggio altrui a seconda del contesto. È la casa che maggiormente rappresenta la Filosofia delle Due Lune Opposte, caposaldo dell’Ardh. I suoi membri possono essere unicamente di allineamento NEUTRALE.
~ Noss Lúna
La Noss Lúna comprende gli Elfi dalle inclinazioni Oscure. Più o meno Malevoli, questi Figli delle Stelle si vestono d’Ombra, e ciò si esprime attraverso le loro parole ed azioni, sebbene questo avvenga in maniera diversa a seconda dell’individuo. Generalmente, tra le loro fila si possono trovare i Calien più Egoisti, Solitari, Tirannici, e quelli che perseguono il Potere al di sopra di ogni altra cosa. Inutile precisarlo, la Noss è composta da individui di allineamento NEGATIVO o NEUTRALE.
𝓐𝓻𝓽𝓲𝓬𝓸𝓵𝓸 2 - 𝓢𝓽𝓻𝓾𝓽𝓽𝓾𝓻𝓪 𝓭𝓮𝓵 𝓒𝓵𝓪𝓷
La comunità si divide in due Rami distinti - Ramo dei Saggi, Ramo dei Guardiani - più il Sovrano e il Popolo.
• Aràn/Taari. Il Sovrano, sulle cui spalle grava la responsabilità di garantire pace e prosperità per il Popolo. È tradizione che il nuovo eletto scelga uno tra due appellativi. Il titolo di “Aràn” è utilizzato qualora il capoclan sia un esponente di sesso maschile, mentre qualora sia un esponente di sesso femminile, allora si utilizzerà il titolo di “Taari”.
~ Ramo dei Saggi
• Lhoss’Nardir (Vice Capoclan): L’Anziano, capo del Ramo dei Saggi, il Massimo esperto della Cultura e delle Tradizioni dei Calien Nars. Suo il compito di istruire le nuove generazioni e soprattutto di trasmettere le consuetudini elfiche. Funge da Primo Consigliere del Sovrano.
• Alkar’Elin: i più luminosi tra gli studiosi e i conoscitori delle tradizioni della Stirpe Elfica. Possono essere tesi verso la meditazione e spirituali, oppure lucidi strateghi dalla mente fredda. Autorità assoluta nell’Ardh, sono i diretti consiglieri del Sovrano e del Vice. Ad uno tra questi può essere assegnata la funzione di vice Lhoss’Nardir.
• Eleni Andùnë: dei Saggi dalla vasta conoscenza che grandemente si sono distinti nella preservazione della propria cultura. Sono caratterizzati da una elevata devozione all’Ardh e alle sue Tradizioni, delle quali sono i perfetti divulgatori.
• Rùnya: Maestri dalla favella arguta, condividono la propria sapienza con fratelli e sorelle. Dotti di provata esperienza e punti di riferimento della comunità.
• Elerossë: l’Elda che ritiene la Mente sia lo strumento più efficace, muovendo i primi passi nello sviluppo delle potenzialità della stessa.
• Enyalië: coloro che si sono distinti per i propri meriti, la cui esperienza può contribuire alla vita della Comunità nonostante la rara presenza all’interno della stessa.
~ Ramo dei Guardiani
• Alagos’Gwestad: Il Generale, capo del Ramo dei Guardiani, è colui o colei esperto/a nell’uso delle armi e ne tramanda la disciplina per la difesa dell’Ardh e dei suoi possedimenti. È considerato/a la migliore nell’arte del combattimento, proprio grazie al suo stile, da cui tutti i Calien traggono ispirazione.
• Nykerim: sono i Capitani tra i Guardiani, i guerrieri più forti e valorosi tra i Calien Nars. Hanno guadagnato la propria autorevolezza sul campo e coordinano le azioni dell’intera milizia elfica, rispondendo unicamente al Generale e al Sovrano. Ad uno tra questi può essere assegnata la funzione di vice Alagos’Gwestad.
• Tirdir’Megil: artisti del combattimento, sono i maestri d’armi dell’Ardh nel proprio specifico stile. Eccellono inoltre come esploratori e a loro è affidato il compito di proteggere e preservare la vita del popolo ed i domini della Natura che circondano il Villaggio.
• Wai’Ohtar: “Guerrieri del Vento”; di provata esperienza, sono Eldar la cui arte della Spada e dell’Arco ha reso una risorsa sul campo di battaglia. Tra le loro fila vi è chi preferisce lo scontro diretto, e chi predilige agire nell’ombra.
• Mectar: i fratelli e le sorelle che hanno deciso di dedicare le proprie forze alla Difesa della comunità, agendo come milizia per la stessa.
• Enyalië: coloro che si sono distinti per i propri meriti, la cui esperienza può contribuire alla vita della Comunità nonostante la rara presenza all’interno della stessa.
~ Il Popolo:
• Tinwè: tutti coloro che si ambientano alla vita nel Villaggio e riscoprono un luogo di tranquillità e pace in cui potersi insediare ed apprendere.
~ Titoli onorifici e affiliati (mascotte):
• Tintallë Elentári: Regina delle Stelle fu degli Eldalie
• Amillë Rîs: Regina Madre
• Fëa Rhavan: spirito indomito, gli affiliati folletti (mascotte)
𝓐𝓻𝓽𝓲𝓬𝓸𝓵𝓸 3 - 𝓘𝓵 𝓡𝓾𝓸𝓵𝓸 𝓭𝓮𝓵 𝓒𝓪𝓹𝓸𝓒𝓵𝓪𝓷 𝓮 𝓰𝓵𝓲 𝓸𝓻𝓰𝓪𝓷𝓲 𝓭𝓮𝓬𝓲𝓼𝓲𝓸𝓷𝓪𝓵𝓲
L` Aràn/Taari ha la responsabilità decisionale sulla vita del suo popolo. Si circonda dei suoi più fidati consiglieri, ai quali potrà chiedere un’opinione sulle scelte da intraprendere per il bene dell’intera Stirpe, tuttavia spetterà a lui come Sovrano l’ultima parola sulle varie decisioni. Sovrano, Lhoss’Nardir, Alagos’Gwestad e gli eventuali due relativi vice, formano assieme il “Carmacundarìn”, o Consiglio Interno.
A𝓻𝓽𝓲𝓬𝓸𝓵𝓸 4 - 𝓘𝓷𝓯𝓸𝓻𝓶𝓪𝔃𝓲𝓸𝓷𝓲 𝓪𝓰𝓰𝓲𝓾𝓷𝓽𝓲𝓿𝓮
SEGNI DI APPARTENENZA
Ogni membro del clan riceve l’onore di indossare una Collana ed un Manto che richiamano nelle loro forme e fattura la simbologia dei Calien Nars.
BOTTEGA
La Bottega di Clan si trova nella Contea di Erik (Le Nuove Terre - La Piazza, 49/b) ed è specializzata in Armi Elfiche in Legno, oltre che in pregiati Tessuti. Le stesse armi vengono distribuite ai Guardiani del Villaggio.
ÉRE’DRANNOR
L’Ére’Drannor, nota anche come “Canzone dell’Esistenza”, è un’arte che rispecchia la coordinazione mentale elfica del singolo o del gruppo, e viene effettuata come fosse un particolare tipo di meditazione. Si tratta di molteplici serie di movimenti e forme che possono riguardare una qualunque parte del corpo. Grazie alla notoria agilità elfica, le combinazioni delle stesse posso rivelarsi molto varie. La sua pratica è effettuata quale espressione del controllo sulla propria "essenza vitale". Per questo motivo non consiste in un allenamento volto all’autodifesa e può essere praticato da qualunque classe di individui. Lo scopo delle sessioni di quest’arte è quello di palesare la dualità perfetta di Luce ed Ombra dell’Elfo, in una compiuta fusione delle due. Tale obbiettivo è ben definito dal simbolo delle Due Lune, che rappresentano l’Eterno avvicendarsi del Bene e del Male proprio dell’Esistenza.
SALUTO
Il saluto del Clan è Caren Moore. Esso è utilizzabile in qualsiasi circostanza, sia all’arrivo che al commiato e la sua traduzione letteraria, in elfico, è "Luce ed Ombra", proprio a voler simbolicamente definire l’Equilibrio degli Elfi.